I concerti e le folle. - La nuova umanità

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I concerti e le folle.

Ben Boux

I concerti e le folle.  Ben Boux.

Nota. Questo saggio si prefigge di utilizzare il tradizionale modo di approcciare i temi di indagine sociologica (secondo la visione 3D), ma con conclusioni affatto diverse, inserendo le conoscenze, come aiuto alla analisi, che ci provengono oggi dall'alto e che hanno l'esplicito scopo di spostare l'attenzione dalle cose della Terra a cose più elevate (secondo l'ottica 5D).


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«La folla è madre dei tiranni » (Diogene di Sinope).

Principali tipi di folla:

a) Adunata oceanica politica.
b) Gara sportiva.
c) Raccolta religiosa di fedeli.
d) Manifestazione di protesta.
e) Rievocazione militare.
f) Antichi giochi nelle arene.
g) Folla in preda a follia omicida.
h) Concerto di musica.

Le motivazioni di fondo:
anelito all'unione, non risolto. Salvo che con la musica che fa appartenere allo altrove, aprendone i canali, e portando tutti nel medesimo UNO.

a) La paura verso gli altri e l'orgoglio di sé.
b) Il transfert della propria impotenza verso l'atleta.
c) L'invocazione ad alleviare la pena del vivere.
d) La manifestazione del disagio.
e) La nostalgia del cameratismo.
f) Esaltazione della violenza come strumento di dominio.
g) La catarsi che si ottiene con la violenza.
h) L'esplosione della gioia di vivere, l'amore in tutte le forme.

Provate ad immaginare che il Cielo sia un gigantesco magnete e che gli umani siano delle sferette di ferro. Il magnete attira a sé e tiene legate ed in ordine tutte le sferette attraverso il suo magnetismo. Il magnete è Dio ed il magnetismo è l'Amore, che tutto coinvolge.

Ora, avviene che, per verificare un'esperienza di separazione, le sferette decidano assieme al magnete di staccarsi e di mettersi ad agire separatamente, ciascuna per conto suo. Il magnete si disattiva per un momento e le sferette cadono a terra, sulla Terra. Ed inizia la loro vita di separazione dove ciascuna procede per conto suo, cercando un proprio spazio, cercando anche, se necessario, di prevalere su altre sferette, a proprio vantaggio.

Quando, quindi, qualcuna di queste sferette si mette in testa che il modo di gestire la propria vita sia quello di ottenere dagli altri una gratificazione o un deciso supporto, cioè si mette ad organizzare un consenso verso di sé da parte degli altri, si vengono a formare le adunanze, gli assembramenti, le folle di persone sferette attorno al promotore.

Per quale motivo questi si aggregano per seguire il capo popolo? Ovvio, perché sentono il disagio della separazione, pur senza rendersene conto, ma nello stesso tempo non si fidano l'uno dell'altro. Ma il riunirsi dietro il paravento di quel singolo permette di alleviare il proprio disagio, perché il capo orienta la negatività verso un bersaglio lontano ed irraggiungibile, o il tifo, in senso generale non solo sportivo, permette di trasferire, operando un transfert, la propria sensazione di inferiorità verso il totem, l'idolo, il campione, e così si scarica la propria insoddisfazione.

Tuttavia non tutti gli assembramenti sono la valvola catartica per la pena del vivere, i concerti di musica sono l'opposto. La musica, tutta la musica, classica, operistica, leggera, rock, metallara, ecc apre il passaggio verso altrove. Ben lo sanno le religioni che usano il canto, coinvolgendo i fedeli in una invocazione verso l'alto. La musica opera questo miracolo, ed allora, le sferette si rivolgono verso il magnete, che ha continuato ad avere le sua forza di attrazione, l'Amore, e vengono un poco attirate su, verso il cielo e, sopra tutto, vengono avvicinate l'una all'altra, per la forza di coesione magnetica, in altre parole per l'Amore che sgorga dallo spiraglio così aperto. Almeno per quel poco tempo.

Tale è la differenza degli altri assembramenti rispetto ai concerti di musica, piccoli e grandi grazie alla moderna tecnologia, o anche mondiali, come ne abbiamo visti. Là si tratta di unioni di umani sferette che anelano a qualcosa, che pregano invano per ottenere qualcosa, che si illudono che il loro capo, o referente, davvero mantenga la promessa che fa, un rimedio che miracolosamente lenisca la loro pena del vivere. Qua il miracolo è autentico e gli umani sferette vengono elargiti di Amore incondizionato, e tutti lo trasmettono ai loro vicini nella gioia, nessuno invoca alcunché, ma tutti ricevono, ciò che si diffonde a tutti i partecipanti, con una immensa esplosione di piacere del vivere, che rimarrà nel cuore di tutti.


a) Adunata oceanica politica.
d) Manifestazione di protesta.

g) Folla in preda a follia omicida.


In molti messaggi che ci provengono dalle Entità superiori, ci viene detto che l'umanità è da molto tempo tenuta soggiogata da entità malevole che si nutrono della forza vitale degli esseri umani. Non è un fatto recente, l'origine dell'essere umano è molto più antica di quanto si ritenga e questi esseri non sono visibili in quanto dimorano in una realtà laterale. Noi abbiamo coscienza, ci rendiamo conto, viviamo in questa realtà, designata con la definizione di terza densità o 3D, ma il nostro essere ha diversi strati che si estendono in realtà parallele, come la 4D, dove agiamo all'insaputa della nostra coscienza, che opera nel nostro stato di veglia.

Il nostro corpo fisico funziona attraverso la sua propria modalità e noi non ne siamo per nulla consapevoli, ci accorgiamo solo che qualcosa non va quando l'equilibrio si spezza per una malattia o un incidente. Allo stesso modo le altre parti della nostra struttura di "essere umano" agiscono al di fuori della nostra consapevolezza, ma sono presenti, anzi sono quelle parti che ci permettono di vivere questa realtà illusoria, che percepiamo soltanto con la nostra coscienza di sé, quando non siamo immersi nel sonno. Sono quelle parti ad essere attaccate da questi parassiti astrali, e noi passiamo la nostra vita qui continuando a fornire a costoro l'energia.

Energia, ogni cosa che si produce è energia, è qualcosa che deriva da una azione, di trasformazione della quiete dello spazio vuoto. Vivendo si trasforma energia e, nella pratica, è come se la creassimo ed è quindi un valore che può essere usato. Ora vediamo, ad esempio, come si possa concettualizzare questo nutrirsi dell'energia vitale, attraverso cosa di simile accade nella nostra realtà di tutti i giorni.

Sicuramente la maggior parte delle persone è stata ad un convegno, in una adunata, una manifestazione politica, o qualcosa del genere. Perché ci si va? Ognuno ha avuto delle esperienze di vita che non si sono risolte come sperava, per le più svariate ragioni, ed il rammarico per la delusione va contro chi a torto o a ragione ne è ritenuto responsabile. L'ego dell'essere umano non accetta, praticamente sempre, di riconoscere la propria responsabilità nell'aver commesso degli errori di valutazione e indica al sé un "capro espiatorio".

Quando si verifica che anche altri hanno elevato a responsabile delle proprie disgrazie, grandi o piccole, un certo gruppo di persone che, al proprio giudizio, per i loro convincimenti, abbiano determinato le condizioni per il crearsi di tali ingiustizie, ecco che si formano gli assembramenti di persone che la pensano allo stesso modo.

Ma esiste sempre qualcuno che usa questo malcontento per dotarlo di una voce potente, amplificando il mormorio dello scontento e facendo convergere, allargandoli, tutti i malumori in un unico indirizzo, un unico obiettivo che sia ben riconoscibile. Così facendo si formano le folle di seguaci, tutti sono lì per manifestare il proprio scontento e per chiedere la riparazione della propria offesa. Ed il gruppo che si è auto nominato paladino di questo movimento, che di solito si tiene in disparte utilizzando un solo uomo, ben scelto, carismatico, con abilità di attore, per interpretare la parte del leader, soffia sul fuoco per avere il più possibile di seguaci.

Ma anche gli altri fanno lo stesso. I così detti "capri espiatori" hanno anche loro da mostrare le loro rimostranze. E hanno ragione tutti, ma le loro rivendicazioni sono distorte, per tutti gli agitatori, dai leader, per costringere l'intera popolazione a schierarsi da una parte o dall'altra.

A che pro? E' evidente. Per ottenere potere, denaro, fiducia. Ma a chi?
Agli speculatori nascosti ed in ombra, coloro che alimentano il fuoco dello scontento, che non hanno, loro, divisioni, ma che sfruttano le divisioni ingigantite dalle folle che inneggiano le loro presunte verità e che chiedono la riparazione dei loro scontenti. Che poi sono gli stessi, visti solo da angolazioni diverse, perché lo scontento è dovuto alla mancanza di connessione verso gli altri, che genera incomprensioni, cioè, in poche parole, il distacco dall'UNO dell'essere umano..

L'ondata cresce, poi cresce, quando non ci sono più avversari, responsabili di ogni male, per ciascuna parte in lotta, si trovano fuori, in altri paesi. Con pretesti di ogni tipo e così tutte le energie del paese si convogliano contro il nemico. E succede la stessa cosa anche a casa del nemico, e via discorrendo.

Ma chi sta là dietro a far fermentare l'odio è sempre lo stesso gruppo. Non ci sono divisioni, l'obiettivo è comune. L'obiettivo è di fare stremare le popolazioni nel costruire e vendere alle altre fazioni armi, attrezzature, risorse, che saranno inevitabilmente distrutte, con l'unico scopo di succhiarne la ricchezza cambiando faccia ad ogni trattativa, che gli ignari ingenui fedeli dei movimenti politici credono che il loro sforzo serva a vincere contro il nemico.

Gente che si è alzata la mattina per un nuovo giorno, è andata a dimostrare il consenso o l'opposizione, non importa, e non è più ritornata! Per cosa? Per nulla, per l'incapacità di gestire il terrore del pericolo, proprio, non degli altri. Una vita distrutta per cosa?  Spesso sono successi incidenti determinati nella folla dalla paura che serpeggia intorno, perché la gente è stata allevata nella paura, quindi al minimo stimolo scatta la reazione di lotta o fuga che tutto travolge.

Una manifestazione di ego, di NON amore verso sé e verso gli altri. Se non ami te stesso, se provi una vergogna che respingi e rifiuti di avere, se non puoi allora nemmeno amare gli altri, perché non capisci cosa sia l'amore, ma senti una profonda inquietudine, hai soffocato quel sentimento, ma quello continua a premere, per liberarsi. Allora l'ego si ingigantisce, prende il sopravvento, le tue armi per dominarlo sono spuntate, hai costretto il tuo ferro ad arrugginirsi, la lama a piegarsi. Una minima impressione di pericolo, fa scattare la forza dell'ego. Ma il pericolo può essere solo una impressione falsa, o una cattiva valutazione della mente sopraffatta dall'ego che è diventato paranoico.

Ebbene senti una stilettata di ghiaccio che ti trafigge il cuore e l'anima, e tutto il tuo sentire, e non puoi fare a meno di reagire, o diventi una furia scatenata, come un toro nell'arena, e colpisci, colpisci ovunque, chiunque, o scappi in preda al terrore. mai più vorresti un simile ghiaccio nel cuore, via da questo luogo, e ti dimeni per sfuggire a quella presa, e travolgi tutto e tutti, non vedi più nulla, gli occhi si riempiono di sangue e diventi cieco, là ci sono gli altri, ma diventano solo un ostacolo, che ti impedisce di fuggire, via, da quel dolore che non cessa perché è dentro.

Ecco cosa è il succhiare come parassiti la forza vitale del genere umano. Questi auto proclamati "servitori del popolo", "nobili per diritto divino", ricchi di incommensurabili ricchezze ed immersi in vizi ed abomini innominabili, che non vengono mai coinvolti nelle guerre che fomentano, sono loro ad usare e mantenere in schiavitù il genere umano, sono loro l'espressione in questa realtà 3D delle entità malevoli che ci dominano dalla 4D, sono loro il nemico da battere.

E come? Smettendo di mettere il proprio disagio, la propria difficoltà della separazione assieme a quella degli altri in modo aggressivo, come a manifestare un presunto diritto ad una qualche forma di risarcimento. Nessuno né sulla Terra né in Cielo lo fornirà mai, perché è già qui, alla portata di tutti che solo lo riconoscano, lo vogliano, si chiama Amore incondizionato di Dio verso sé stessi, verso le cose, verso gli altri.



c) Raccolta religiosa di fedeli.

Uno dei traumi più comuni che affligge i bimbi, e sovente per tutta la vita, è l'abbandono. Vero o presunto. Quando i genitori incorrono, in un periodo della loro unione, in una situazione dove la mettono in discussione, per le ragioni più diverse, i bimbi, che hanno ancora le antenne spirituali molto sensibili, percepiscono sempre che c'è qualcosa per aria che non va più bene nella loro vita. E si assumono la colpa, presunta a volte, ma quasi sempre vera, sebbene del tutto involontaria.

I genitori non vogliono che il bambino soffra, ma è lui che quasi sempre li tiene legati e questo viene sentito dal bimbo, anche se entrambi si sforzano di non farlo apparire. E il bimbo sprofonda nella consapevolezza di dover affrontare una separazione, da uno o entrambi i genitori e gli piomba il ricordo inconscio di quell'altra separazione che ha vissuto. Il passaggio dallo stato di vita nello spirito, con tutto l'Amore diretto di Dio, allo stato di separazione dell'incarnazione in un essere che nasce senza ricordi, senza esperienze, e che però ha un legame emotivo con il suo sé superiore, legame che è forte nell'infanzia e che si diluirà poi negli anni.

Il trauma della separazione, del distacco dagli amati avviene praticamente per tutti i bambini, anche se di solito in forma lieve. Basti pensare al primo giorno di asilo o di scuola, quando il bambino deve affrontare un mondo nuovo dove la mamma, o un familiare, non c'è, anche se per poco. Ma per lui non conta, quel poco è per sempre,
fino a quando capisce che dopo un po' la mamma ritorna, sempre. Ma purtroppo qualche volta non ritorna, per alcuni, quindi ecco di nuovo il dramma, vero questa volta.

Questa esperienza deve essere assorbita, nell'età, ma è difficile farlo, bisogna aver la fortuna di trovare un aiuto efficace, o avere una così grande influenza spirituale dal proprio sé superiore da riuscire a guarire il trauma da sé stessi.

Ed allora si cerca un rimedio.

Subito qualcuno si offre, intendo già da piccoli, anche se sono ancora anime innocenti e limpide da malesseri. In preparazione ai traumi che verranno. Si tratta delle religioni. Tutte le religioni sono lì, sulla soglia a tendere la mano per consolare, per lenire il dolore, per offrire una speranza. A PAROLE, PERÒ. Questa loro offerta è come il succo dolce che trasuda dal fico, che quando l'insetto cerca di suggere, ne viene risucchiato all'interno.
(Il fico è carnivoro, mangia gli insetti come le piante carnivore).

Il fine delle religioni umane, di quelle monoteiste, è di intrappolare le persone per usare, anche loro, l'energia vitale, ma in modo meno cruento, offrendo qualcosa in modo diretto, offrendo un obiettivo in alto, da sospirare, un obiettivo che non potrà mai essere messo in discussione perché irraggiungibile, qui, in questa realtà. (E' un po' diverso il caso delle religioni orientali che hanno mantenuta un'impronta per lo più filosofica, come strumento per cercare le verità.)

Gli strumenti che usano le principali religioni monoteiste sono:
La paura, di un Dio vendicativo, oppure di incorrere in una punizione eterna, nel futuro, dopo la morte, se non si segue la retta via, dettata dalla religione stessa, rigorosamente nel suo stretto ambito, oppure di mancare a sacrosanti precetti, come combattere gli infedeli o visitare almeno una volta nella vita il luogo sacro.

E si formano folle di seguaci immense, gente che muta assiste ad un rituale gestito nei gesti e nelle parole da un incaricato, che può officiare di fronte all'assemblea una serie di gesti che i fedeli devono copiare, o una serie di invocazioni che devono pronunciare, o una serie di atti, come oscillare davanti ad un muro piangendo, o indossare determinati oggetti "sacri".

Follia.
Avete mai pensato a quanto di ignobile e primitiva sia l'idea di "mangiare" la carne di Cristo e berne il "sangue".? Cosa c'è di sacro in questo? Non è forse una accettazione dell'antropofagia che, a tanti, ci fa inorridire, se letta nei resoconti? Cosa è cambiato oggi dagli antichi sacrifici umani, di cui si parla nella Bibbia, con Abramo, negli altri testi sacri e nei racconti epici come l'Iliade, con  Agamennone? E l'adorazione di un supplizio, che ricorda i feroci tribunali dell'inquisizione, che tuttavia non risulta siano stati additati al pubblico disprezzo ed espiazione del tremendo delitto commesso nei secoli così detti bui?

A proposito di Abramo, il "Libro di Urantia" ci parla della sua vera storia, molto diversa dalla tradizione. Abramo è stato uno dei collaboratori più importanti di Machivelta Melchizedec, un grande Spirito dai Mondi Evoluti, che aveva avuto l'incarico di incarnarsi sulla Terra alcune migliaia di anni or sono per elevare il livello spirituale dell'umanità, dopo il fallimento della missione di Adamo ed Eva, che erano degli scienziati genetisti.

Machivelta aveva fondato una scuola di insegnamenti spirituali, che ha operato per molti anni, e ha preparato missionari che hanno portato tali insegnamenti in tutto il mondo ed in tutte le lande raggiunte, costoro avevano fondato là le antiche religioni, tutte le religioni che conosciamo, in preparazione del futuro avvento di Cristo. Ma i nostri dominatori segreti hanno ribaltato le pratiche religiose, nel corso degli anni, per usare a loro vantaggio l'energia vitale dei fedeli, proprio come hanno fatto attraverso il potere ed il denaro, con le guerre.


Il quadro, per migliaia di anni era perfetto, le due forze, quella religiosa e quella politica si fronteggiavano in un balletto di scambi di ruoli, ma senza mai prevalere, una forza complementare dell'altra. La trappola perfetta per l'essere umano, se non cade di qui, cade di là. Non c'è scampo.

I fedeli non si rendono conto che l'unico giovamento che traggono da queste riunioni è la vicinanza coi loro simili, la leggera euforia provocata dalle droghe, sì droghe, cosa sono l'incenso e la mirra? e l'abbandono ottenuto dai canti e dai suoni che colpiscono proprio le aree sensibili per il distacco dalla realtà. Più avanti vederemo come questo complesso di circostanze abbia influito profondamente sulla evoluzione e crescita dell'umanità, ma NON in ambito religioso.
Sostanzialmente quale è lo scopo delle silenziose o mormorate preghiere dei fedeli? E' una supplica per ottenere qualcosa. Non è giusto, per quale motivo loro debbono avere dei privilegi? Perché apparterrebbero ad una classe superiore solo perché si conformano alle pratiche a loro richieste? E gli altri, non hanno forse gli stessi diritti, sia che frequentino altre credenze religiose o nessuna?

No, non è quello il modo di guarire dalla proprie angosce, di superare la propria incertezza del vivere, dalla profonda malinconia e nostalgia dell'ignoto, che a volte ci afferra in una morsa, che per i più impreparati può generare anche le risoluzione finale con l'abbandono della vita. No, nessuno può insegnare ad un altro il senso del proprio essere, può solo indicarlo, come hanno appreso i Maestri Orientali Zen.

La giusta via è la ricerca dentro di sé, perché è lì che sono depositati gli strumenti che possono attivare ed utilizzare l'Amore incondizionato che Dio ha elargito a tutti noi. Ciascuno può trovare un suo metodo, magari diverso da quello degli altri, magari con l'aiuto di altri e di altre cose, come i cristalli ad esempio, ma controllato dal proprio sé, in ultimo, sino alla completa elevazione di sé. Al ritrovare la nostra vera natura, a rientrare nella dimensione dell'UNO.



b) Gara sportiva.
e) Rievocazione militare.

f) Antichi giochi nelle arene.


In alcuni recenti messaggi che ci sono pervenuti le Entità superiori ci dicono che noi umani siamo angeli. Intendiamoci, per angelo si intende non quel magico essere con le ali, che per quanto si possa tentare di descrivere, non ha nessuna possibilità di esistere come vengono raffigurati nella iconografia corrente. Per angeli si deve intendere esseri che sono nati e vivono in realtà laterali alla nostra, ma sintonizzate su una vibrazione più alta. Esseri più evoluti, che vivono in civiltà dove non esiste il male e non esiste il libero arbitrio, dalla 5D in su.

E noi, essere umani, ma non tutti, siamo qui dalla notte dei tempi perché abbiamo partecipato al Grande Disegno Divino della dualità e della sperimentazione, perché il nostro Dio avesse gli strumenti, originati da questa esperienza, appunto, per combattere l'infiltrazione di esseri avversari entrati in questo suo universo da un altro universo. Per fermare la contaminazione di questo che è il nostro universo. L'esperimento ha riguardato anche altri pianeti, ma la Terra è stata il principale terreno degli scontri.

Parlo al passato perché questo esperimento è giunto al termine, nei nostri giorni, e noi tutti, Terra compresa, stiamo per passare, ritornare, ad una vibrazione più elevata, la 5D. Vi prego, cari lettori, di non stupirvi se il nostro Dio ha chiesto a noi umani di compiere questo lavoro per Lui. Noi siamo tutti parte della Sua Creazione, è come se noi chiedessimo alla nostra mano destra di fare qualcosa per noi, e lo facciamo di continuo, la mano è parte del nostro corpo, quindi cosa c'è di strano?

Per essere più precisi va detto che ciascun individuo non è l'incarnazione sul pianeta di un angelo, ma ne è un aspetto. Cioè un essere angelico può dare luogo a molte incarnazioni e ciascuna di esse agisce per proprio conto sviluppando una sua propria coscienza, che poi si unirà con le altre, in un altro spazio tempo. E non tutti gli esseri umani presenti oggi sul pianeta sono del primitivo gruppo di angeli, alcuni, molti, sono venuti solo ora per contribuire allo sforzo finale della chiusura del Disegno Divino, e possono essere singole incarnazioni dirette o far parte di gruppi più limitati ed inoltre alcuni possono venire da realtà molto più avanzate ed evolute, oltre la 5D, ed anche da altri Universi.

Premesso questo, di certo l'incarnazione in un corpo umano terrestre ha in qualche misura condizionato le precedenti abitudini, non sempre il fisico agiva nello stesso modo, a volte i corpi originari erano diversissimi. Quindi c'è stata una notevole attenzione allo sviluppo dell corpo fisico stesso. E sono nate le competizioni, per dimostrare la propria forza e la propria padronanza del corpo. Lo sport.


Sino dall'antichità ed anche nelle comunità primitive, lo sport era tenuto in grande considerazione, tuttavia era anche spesso finalizzato non solo alla competizione pacifica, ma si trasformava  in un vero e proprio allenamento per la guerra. Fino a quando la guerra è diventa sofisticata, dove non è più stato necessario un fisico atletico. Le Olimpiadi antiche prevedevano le seguenti gare: pugilato, la corsa, il pentatlon - cioè un insieme di 5 gare come il salto in lungo, la corsa, il lancio del disco, il lancio del giavellotto, la lotta - e faceva parte dei giochi olimpici anche la corsa dei cavalli. Cioè gare di specializzazioni utili per la guerra, che era essenzialmente corpo a corpo.

I romani, dal canto loro, avevano affinato l'aspetto militaresco delle gare sportive. Sono noti i giochi nelle arene, anche molto pericolosi a rischio della vita. I gladiatori erano di solito guerrieri sconfitti in battaglia e resi schiavi, ma anche cittadini. Le competizioni erano offerte dai politici preminenti di turno, per magnificare la propria immagine, dimostrare la propria potenza e sullo sfondo la potenza di Roma, abituando i cittadini alla violenza e incentivandoli ad emulare i campioni arruolandosi nelle varie legioni. Va tenuto presente che gli eserciti in quell'epoca erano fedeli ed amministrati dal proprio generale, che non sempre combatteva per Roma, sovente contro un avversario anche lui di Roma a scapito dello stesso equilibrio di potere, anzi per sovvertirlo.

E oggi?
Vi sono due aspetti, l'atletico ed il tifo. Il tifo riempie gli stadi, affianca la gente sulle strade nelle corse, assiste alle gare nei campi sportivi, e grazie alla televisione, entra nelle case dove la gente, di solito in gruppi, appassionati di sport, si entusiasma davanti ad uno schermo dove il contenuto potrebbe, oggi più che mai, essere completamente finto. Anche le parate di ex commilitoni sono una manifestazione di tifo. Chi assiste o partecipa rievoca una stagione di vita in competizione e cameratismo. Se questo non si è trasformato nella tragedia di una vera guerra, dove chi ritorna fa di tutto per non ricordare. Ma l'aspetto atletico dell'addestramento incide nei partecipanti un segno uguale al tifo, come vediamo adesso.

Cosa spinge l'atleta a fare sport è lo spirito competitivo uguale al passato, è tuttavia un'attività di pochi. Appunto, il tifo che coinvolge le masse ha un'altra motivazione. Lo spirito di fondo di dimostrare la propria forza fisica quasi mai non può essere soddisfatto. Le necessità della vita, gli obblighi del lavoro, gli impegni della famiglia vengono prima di questa personale esigenza, quindi le velleità di dimostrare a sé ed agli altri come si è bravi nel fisico deve essere mortificata.

Quindi diventa un tifoso, va ad assistere alle gare, ed individua il suo campione. Colui che ha avuto modo di diventare realmente un atleta, non solo di sognarlo. E questo diventa il suo feticcio, segretamente, è una cosa di cui si ha il massimo riserbo, si sogna di essere lui, ci si immedesima in quello che fa, si diventa lui che gareggia e vince. E così si crede di essere felici, per quel breve momento di estasi durante la gara. Ma non è così, dopo quella ebrezza bisogna uscire fuori dall'illusione autoindotta, del tutto simile all'effetto estraniante di una droga, dove ci sentiamo grandi, un essere superiore, per poi affrontare la solita vita che scorre con i suoi problemi, come piccoli esseri resi impotenti dalle circostanze, ma avendo accettato questa mortificazione.

Non è questa la soluzione per rimediare alla frustrazione di non poter essere protagonista come il nostro idolo, perché abbiamo dimenticato che noi SIAMO GRANDI, abbiamo scelto di usare un corpo, senza nemmeno poterlo scegliere, in questa realtà, ma il vero Noi siamo un essere immenso con doti che son ben altra cosa che un fisico perfetto, che tuttavia, se solo ci ricordiamo chi siamo, possiamo avere perché lo possiamo creare da noi stessi, dopo aver liberato il nostro spirito dai veleni di questo mondo, con l'aiuto che abbiamo sempre avuto a disposizione, l'Amore incondizionato di Dio.



h) Concerto di musica.

Diogene oggi dovrebbe cambiare il suo motto perché in questi tempi c'è un tipo di folla che NON è madre dei tiranni, ma al contrario è il simbolo della fratellanza umana e della gioia di vivere. Si tratta dei mega concerti di musica. Pop per popolare, con vari tipi di musica, ed anche classica e operistica. Sono concerti con migliaia ed anche centinaia di migliaia di partecipanti, di tutte le età, di tutte le etnie, di entrambi i sessi, in ogni paese del mondo, anche nei paesi più oscurantisti e tirannici. Anzi spesso la passione per la musica ha travolto le restrizioni imposte arbitrariamente dalle autorità retrive e conservatrici.

Diverso è l'amore delle folle nei concerti. Vi invito a guardare, ad esempio, questa parte di un concerto tenuto a San Paulo in Brasile dal gruppo Coldplay.

https://www.youtube.com/watch?v=U02XFQCF2Zk&list=PLFEM2Z-9PUKz5BOKrS51xs21pBitwYwcl&index=12

Il fenomeno è stato "orchestrato", è il caso di dire, dai nostri mentori delle realtà superiori che hanno mandato qui dei Maestri Ascesi per incarnarsi nelle figure dei più conosciuti musicisti del nostro tempo. I più grandi personaggi, coloro che hanno creato e rivoluzionato ogni "canone" musicale sono in realtà un dono delle Entità superiori, con un ben preciso scopo da raggiungere.

La musica è sempre stata una compagna dell'essere umano sin dall'antichità. Già nelle caverne venivano suonati fiati e tamburi, poi man mano sono stati inventati e costruiti strumenti musicali, ad un certo punto, un grande genio ha creato la scala musicale temperata, con 12 note, per permettere di scrivere una partitura eseguibile da qualunque musicista, con uno strumento musicale con tastiera.

Brevemente, la suddivisioni dei suoni avviene per rapporti logaritmici e la così detta ottava, cioè il gruppo di suoni che sta tra un raddoppio e l'altro si compone di 36 suddivisioni. Vale a dire che l'orecchio umano percepisce e riconosce tali divisioni, i suoni di per sé sono infiniti, sono solo vibrazioni. L'ottava si chiama così perché tale intervallo ha sette note basilari, e l'ottava nota è il doppio in frequenza della prima. Ma 36 note sono troppe, e si è quindi convenuto di utilizzare 12 intervalli, che sono i 7 di base e 5 di diesis e bemolle, come valori medi di aumento o diminuzione delle note base, simili all'intervallo dei 36 più vicino.

Questo va detto perché gli strumenti musicali di oggi non sono così rigidi. Di certo il pianoforte o l'antico clavicembalo lo sono, ma gli strumenti a fiato, elettronici e a corda, sopratutto, permettono variazioni molto complesse. L'orecchio umano non coglie soltanto il rapporto tra le note, ma assegna un valore di gradimento alla presenza di due o più suoni, che è un accordo. Sono gli accordi a dare il piacere del suono. A seconda delle varie note interessate la mente sente nascere una vera e propria emozione, tipicamente dagli accordi di settima.

Va detto anche che le culture musicali orientali non si basano sulla scala temperata, quindi hanno sonorità diverse da quelle occidentali, e ciò è stato in molti casi di ispirazione nelle moderne composizioni. Oltre a quanto detto l'orecchio de-modula il ritmo, oggi dato essenzialmente dalla batteria e dal (contrab)basso, trascurando qui le aberrazioni di certa musica sintetica.

E anche la percezione di variazioni del ritmo all'interno dell'intervallo musicale produce una emozione, data dai ritmi sincopati, che possono essere di vario tipo. E che di certo sono un prodotto delle moderna tecnologia della musica. Nel passato la sincope che si usava era per lo più il tre quarti. Salvo che nella musica "tribale", tipica africana, dove vengono suonati soltanto tamburi con varie note ed i ritmi sono una vera "sinfonia" di intervalli, con un elevatissimo impatto emotivo.

La nascita della musica moderna e dei mega concerti è stata resa possibile dall'evoluzione della scienza della comunicazione. Alle origini era soltanto elettronica, con i primi tubi termoionici, poi i transistor al germanio, poi al silicio, i circuiti integrati, i sistemi di calcolo, la tecnologia numerica o digitale. I primi amplificatori a valvole permettevano di amplificare i suoni e quindi ad allargare il pubblico, poi man mano, con i sistemi a transistor e gli attuali numerici, le potenze audio si sono ingigantite permettendo un agevole ascolto, oggi, per anche centinaia di migliaia di persone.

Ma è successo anche altro. Si era provveduto ad amplificare gli strumenti musicali, come la chitarra, il contrabbasso, l'organo elettrico, ecc. E si era scoperto che la chitarra, se amplificata troppo, mandando in "distorsione" l'amplificatore, invece che essere sgradevole, il suono veniva arricchito di tonalità nuove, in particolare accordi di terza. Era nato un nuovo strumento, che poi è stato migliorato creando i distorsori, che erano e sono degli amplificatori non lineari, cioè che variano l'andamento dell'onda sonora da lineare a logaritmico.

Bravi musicisti hanno trovato ogni accordo possibile con le 6 corde della chitarra classica e sono nate le chitarre elettriche che, con corde di ferro, creano variazioni magnetiche nelle bobine sottostanti, collocate a varie posizioni, per raccogliere le vibrazioni delle corde. E facevano risuonare la chitarre stesse messe di fronte agli altoparlanti per trovare nuove sonorità. La chitarra elettrica è risultata essere il più versatile degli strumenti musicali, un famoso gruppo inglese aveva fatto una partitura con una intera orchestra classica contrapposta ad una sola chitarra e alternandosi suonavano la stessa frase musicale. La chitarra batteva nettamente l'intera orchestra sia come duttilità che come ricchezza tonale del suono.

Anche per il contrabbasso e per l'organo sono state fatte sperimentazioni simili, ma con risultati molto meno eclatanti e oggi i moderni sintetizzatori a tastiera, attraverso la tecnica numerica, sono in grado di generare per sintesi ogni sorta di timbro. I primi organi elettrici erano meccanici, un albero, su cui erano infilati dischi con vario profilo, ruotava lungo il suo asse davanti ad un solenoide e vi si induceva una corrente che poi l'amplificatore trasformava in suono. Il timbro era ottenuto sovrapponendo diversi toni ed utilizzando una ventola rotante davanti all'altoparlante.

Insomma la chitarra elettrica è diventata la colonna sonora di quest'epoca e lo sarà fin quando il nostro orecchio sentirà i suoni. Ogni orchestra grande o piccola si avvale oggi di una o più chitarre elettriche, salvo le orchestre classiche, che, con grande fatica, continuano a presentare le partiture del passato, i cui compositori non disponevano della duttilità degli strumenti moderni e dovevano rimanere in uno stretto ambito.

Sei andato ad un mega concerto di musica.

Stai in mezzo a molti altri, lì attorno, molto vicini, c'è poco spazio per tutta quella folla. Laggiù c'è il palco dove i musicisti suonano, li vedi molto piccoli, ma non sei venuto per vederli, importa, sì, però sei venuto per sentirli e li senti bene, ed anche gli altri intorno li ascoltano, estasiati. E cantate anche voi i ritornelli, e alzate le braccia al cielo dondolando al ritmo della musica. Con i palmi delle mani aperti e le dita in alto, il gesto universale di accettazione verso l'altro, di pace e, in questo caso, gioia. L'altro è l'Energia, che fluttua nell'aria, e che così la accettate e assorbite, la incorporate dentro. Le ragazze, le donne, si protendono in avanti, come offrendosi alla vita, a rinnovare con questa estasi quell'altra estasi che solo loro sono capaci di provare. Il miracolo della nuova vita.

E saltate, liberate, il vostro corpo, siete LIBERI, liberi dalle convenzioni, liberi dalle restrizioni che vi hanno imposto, le autorità, gli educatori, i responsabili. Tutta quella gente che vuole solo controllarvi, impedirvi di fare scorrere la vostra energia vitale per dirigerla e comprimerla verso di loro. I retrivi, i bigotti, quelli che vorrebbero impedirvi di riunirvi con dei futili pretesti come depravazione, ecc. della vostra, nostra musica.

La vostra, nostra, trasgressione ai loro precetti è la liberazione del nostro essere vivi, del vostro diritto di essere voi stessi. E gli spettatori lì vicino vi sorridono, aperti, vi comunicano la loro gioia, e voi vi sentite trascinare in quel vortice di emozioni che quelli laggiù sul palco dirigono. E loro sono là per questo, per donare quello che sentono dentro loro stessi, perché sono ispirati da una pulsione che proviene dall'alto, a volte così intensa che li consuma, brucia le loro giovani vite, ed alcuni non riescono a sostenerlo. E loro da laggiù ringraziano voi, noi, qui tutti, perché siamo, siete, venuti ad ascoltarli, a rendere completo lo scopo del loro lavoro, anzi no, della loro missione,

E poi ritornate a casa con una nuova ricchezza. Quella Luce che avete acceso là, molte volte dimostrandola con un lumino, un oceano di lumini, ora arde nel vostro cuore e sarà lo scudo contro le pressioni dei controllori, che non potranno mai più sopraffarvi, ci sarà sempre, d'ora in poi, il vostro dubbio su cosa vogliono e poco a poco l'intera generazione non accetterà più di essere tenuta sotto controllo.

Come sta succedendo ora, come è successo con l'opposizione sempre più forte alle dissennate guerre volute dai controllori, da una parte ed anche dall'altra. Soltanto i senza Dio, senza l'anima, forsennati programmati all'odio, accettano di immolarsi stupidamente per i loro padroni, Gli altri, chi hanno avuto la fortuna di accendere già il proprio lumino interiore, non più.

E' la musica che ha compiuto il miracolo, molto più che i proclami, che le pressioni, che i coraggiosi e benevoli sforzi di quei volontari, chiamati Lavoratori della Luce. E cosa sono se non Lavoratori della Luce i veri artisti? Il cui unico desiderio è di vedere un sorriso aprirsi nel volto e nell'anima, di coloro che li osservano. Le parole vanno nella mente, e bisogna capirle perché abbiano effetto, ma la musica va dritto nel cuore e suscita emozioni che la parola non sarà mai in grado di ottenere.

Gli artisti sono il canale dell'Amore incondizionato di Dio, il cancello che si apre perché questa Energia Divina scorra verso la gente, verso tutta l'umanità che, poco a poco, sta cambiando per raggiungere il traguardo finale della Nuova Terra, Amici, carissimi. E non posso fare altro che dirvi: Grazie, grazie di cuore.




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